Bambino cubano chiede soldi ai semafori dell'Avana e sogna di diventare pugile

Un barbiere cubano a Miami ha regalato mille pesos a un bambino che, pur chiedendo soldi per le strade dell'Avana, sogna di diventare pugile.


Il barbiere e stilista cubano Jonathan Montalvo, residente a Miami, ha vissuto un'esperienza toccante durante la sua recente visita a La Habana: mentre percorreva un'avenue della città, si è trovato di fronte a un bambino che chiedeva soldi ai semafori.

In un gesto spontaneo, Montalvo ha consegnato al minorenne una banconota da mille pesos cubani, un momento emozionante che è stato condiviso nei suoi social media.

Sorpriso e grato, il ragazzo reagì con un gesto di stupore e condivise il suo più grande desiderio: diventare un pugile professionista.

"Non te l'aspettavi, vero?", chiese Montalvo mentre registrava il momento.

Il ragazzo rispose che aveva appena cominciato a chiedere soldi e che aveva solo 20 pesos in tasca.

Di fronte alla domanda del barbiere, confermò che veniva dal ginnasio e che prenderà parte prossimamente a un evento provinciale nella categoria dei 38 chilogrammi.

Come segno di gratitudine, il ragazzo ha offerto una piccola dimostrazione di pugilato, lanciando alcuni movimenti con entusiasmo.

Montalvo, visibilmente emozionato, lo congedò con parole di incoraggiamento: "Continua a combattere, hai capito? Continua a rimboccarti le maniche".

Il video ha commosso molti utenti per il contrasto tra la dura realtà affrontata dal bambino e la determinazione con cui persegue il suo sogno sportivo.

Durante la sua visita a Cuba, il stilista ha sorpreso con un'altra azione emotiva regalando denaro a una giovane madre che vendeva barrette di arachidi alle 2:30 del mattino per mantenere i suoi figli.

Inoltre, il giovane è tornato alla scuola in cui ha studiato durante la sua infanzia, oggi centro educativo di suo fratello, per distribuire dolcetti tra gli alunni che lo hanno accolto con sorrisi ed entusiasmo.

Domande frequenti sul lavoro infantile e la crisi economica a Cuba

Perché i bambini lavorano per le strade di Cuba?

La necessità economica è il principale fattore che spinge i minori a lavorare. Nonostante le leggi cubane vietino il lavoro minorile, la profonda crisi economica costringe molte famiglie a dare priorità alla sopravvivenza, portandole a permettere ai bambini di lavorare per contribuire al reddito familiare.

Quali tipi di lavori svolgono i bambini cubani?

I bambini cubani svolgono lavori come vendere caramelle, tamales, avocado e altri prodotti per strada. Alcuni cercano addirittura articoli tra i rifiuti o chiedono l'elemosina. Questi lavori sono eseguiti in condizioni che possono essere pericolose e espongono i minori a dei rischi.

Come influisce il lavoro infantile sull'istruzione dei bambini a Cuba?

Il lavoro minorile interferisce con l'istruzione dei bambini, poiché molti saltano le lezioni o arrivano in ritardo a causa dei loro impegni lavorativi. Questo fenomeno è stato riconosciuto anche dalla stampa ufficiale, che sottolinea come i bambini manchino a scuola per lavorare e sostenere le proprie famiglie.

Quali azioni stanno intraprendendo i cittadini per aiutare i bambini che lavorano?

Molti cittadini e attivisti cubani hanno organizzato iniziative per aiutare questi bambini, come la donazione di biciclette, cibo o vestiti. Queste azioni mirano ad alleviare i fardelli dei minori e offrire loro una migliore qualità della vita. La solidarietà della comunità è fondamentale per sostenere questi bambini.

Che ruolo gioca il governo cubano nella situazione del lavoro infantile?

Sebbene il governo cubano vieti il lavoro minorile, la mancanza di supporto economico per le famiglie vulnerabili e la crisi economica contribuiscono alla persistenza di questo problema. Il regime è stato criticato per aver eluso le proprie responsabilità e per aver incolpato le famiglie per questa situazione.

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Redazione di CiberCuba

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