Il cantautore cubano Silvio Rodríguez ha attaccato la gestione del regime di fronte alla crisi generata dalle restrizioni imposte da ETECSA all'accesso a internet, affermando che “ormai nessuno crede in questo”, in riferimento ai metodi storici che continuano a predominare nelle decisioni nel paese.
“Per me ciò che è accaduto, e continua ad accadere, è la testimonianza sempre più dolorosa che stiamo attraversando altri tempi; tempi che ci scuotono e ci dicono sempre più forte e chiaro la necessità di dare priorità al benessere del popolo,” ha scritto il trovador il 3 giugno nel suo blog Segunda Cita, all'interno di un post intitolato "Cuba Linda".

Rodríguez, una figura pubblica con un lungo storico sostegno al regime cubano, ha aggiunto: “Ci appesantiscono i metodi copiati da altri momenti storici, da altre realtà. Nessuno ci crede più. Anche Fidel lo disse: che il nostro modello non ci serviva più neanche a noi”.
Il musicista ha insistito sul fatto che, anche nel mezzo dell'ecatombe economica che attraversa Cuba, il paese conta su scienziati e specialisti capaci di offrire soluzioni, e ha chiesto alle autorità di ascoltare, dialogare e discutere più pubblicamente.
Sostegno alla protesta universitaria
Silvio Rodríguez si è mostrato attivo sui social riguardo alle richieste degli studenti della Università dell'Avana, per modificare le nuove tariffe di ETECSA che danno priorità alle offerte in valuta estera, limitando l'accesso a Internet per oltre la metà dei cubani.
Il trovador ha condiviso il pronunciamento ufficiale della FEU e della UJC della CUJAE, e lo ha accompagnato con un messaggio: “Questa è la FEU di Julio Antonio Mella, di Raúl Roa, di José Antonio Echeverría, di Fidel Castro, di Alfredo Guevara”.
Facoltà di tutta l'isola si sono unite allo sciopero accademico a tempo indeterminato. Il Partito Comunista di Cuba e il governo hanno risposto con la loro consueta strategia di delegittimare la protesta. Il Segretario per l'Organizzazione del PCC, Roberto Morales Ojeda, ha denunciato che si tratta di una “manovra destabilizzante” promossa da “nemici del sistema”.
Divisione generazionale e ideologica
Il conflitto ha messo in luce una chiara frattura generazionale e ideologica nelle università cubane. Mentre il discorso ufficiale si concentra su accuse esterne e controllo istituzionale, gli studenti chiedono dialogo, giustizia sociale e partecipazione reale.
La direzione nazionale della FEU e della UJC hanno inasprito la loro retorica contro gli studenti che si manifestano contro ETECSA, il che ha generato disappunto tra i giovani, fino a chiedere le dimissioni del presidente della FEU.
ETECSA ha annunciato misure paliative come un pacchetto di 6 GB a 360 CUP e accesso gratuito ai siti educativi, ma gli universitari considerano queste soluzioni insufficienti e esigono un accesso equo a Internet per tutta la popolazione.
Il fermo universitario continua a crescere. Questa è probabilmente la protesta studentesca a Cuba più significativa degli ultimi decenni. Sfida le strutture istituzionali e il discorso del regime nell'isola.
Domande frequenti sulla crisi di ETECSA e le proteste studentesche a Cuba
Perché Silvio Rodríguez critica la gestione del regime cubano riguardo alla crisi di ETECSA?
Silvio Rodríguez critica la gestione del regime cubano perché ritiene che i metodi storici del governo non siano più credibili né efficaci. Inoltre, ha sottolineato che anche Fidel Castro riconobbe che il modello attuale non serve né ai cubani. Rodríguez esorta le autorità ad ascoltare gli scienziati e gli specialisti per trovare soluzioni concrete.
Qual è il motivo delle proteste universitarie a Cuba?
Le proteste universitarie a Cuba nascono a causa delle restrizioni imposte da ETECSA, che limitano l'accesso a internet in valuta nazionale, creando vantaggi per le offerte in divise straniere. Gli studenti richiedono un accesso equo a internet per tutta la popolazione, non solo per gli universitari, e hanno indetto scioperi accademici in segno di protesta.
Come ha risposto il governo cubano alle proteste studentesche?
Il governo cubano ha risposto alle proteste studentesche delegittimando il movimento e accusando i "nemici del sistema" di promuovere la destabilizzazione. Inoltre, ha fatto appello a chiudere i ranghi e mantenere l'unità, cercando di screditare le manifestazioni come manipolazioni esterne.
Quali proposte hanno avanzato gli studenti per risolvere la crisi di ETECSA?
Gli studenti hanno proposto di rivedere lo schema delle ricariche, implementare bonus notturni e piani segmentati in base all'uso, così come promuovere un dialogo trasparente con ETECSA e altri settori. Chiedono inoltre che i benefici della connettività vengano estesi ad altri settori vulnerabili, non solo agli universitari.
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