Gerardo Hernández viaggia in Italia dopo aver definito l'Europa come “continente fallito”

Le immagini di Gerardo Hernández sorridente a Roma sono state viste da molti come un atto di cinismo, specialmente in un momento in cui milioni di cubani vivono sotto razionamento, blackout e repressione.

Gerardo Hernández in EuropaFoto © Facebook/Gerardo de Los Cinco

Video correlati:

Il coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR) ed ex-spia cubana, Gerardo Hernández Nordelo, è tornato al centro della polemica dopo aver intrapreso un viaggio in Italia, a pochi giorni di distanza dalla sua dichiarazione pubblica in cui definiva l'Europa un “continente fallito”.

Hernández Nordelo ha annunciato sul suo account Facebook di essere arrivato nel paese europeo per sviluppare un “programma di lavoro” come ospite dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.

Pubblicazione di Facebook/Gerardo dei Cinque

También ha informato su un incontro tenutosi a Roma con Gianfranco Pagliarulo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), che ha visitato presso la sede di questa storica organizzazione.

Pubblicazione di Facebook/Gerardo de Los Cinco

La controversia è esplosa perché, il 30 aprile scorso, il leader ha utilizzato un apagón momentaneo in Spagna e Portogallo per lanciare una delle sue abituali diatribe propagandistiche, affermando che gli europei dovrebbero “applicarsi il termine di continente fallito”, in risposta all'hashtag #CubaEstadoFallido, usato per denunciare la profonda crisi energetica e strutturale nell'Isola.

Nelle sue pubblicazioni, ha evitato ogni segno di empatia e ha preferito insistere sulla narrativa ufficiale che attribuisce all'embargo statunitense tutte le disgrazie nazionali, ignorando che Cuba soffre di blackout cronici e prolungati, a differenza dell'eccezionalità europea.

La attivista Avana de la Torre ha anche reagito al viaggio dell'ex-spia, mettendo in discussione sui social network la sfacciataggine di un alto funzionario del regime che si aggira per l'Europa mentre il popolo cubano è immerso nella povertà.

Pubblicazione di Facebook/Avana de la Torre

Le immagini di Gerardo Hernández sorridente a Roma sono state interpretate da molti come un atto di cinismo, specialmente in un momento in cui milioni di cubani vivono sotto razionamento, blackout e repressione.

La tournée del capo dei CDR, struttura di vigilanza di quartiere che funge da supporto politico al regime, è stata accolta con rifiuto da parte della diaspora e dei difensori dei diritti umani, che lo vedono come un portavoce privilegiato dell'apparato repressivo dell'Avana, ora in visita nei stessi paesi che in precedenza aveva denigrato.

Domande frequenti su Gerardo Hernández e il suo viaggio in Europa

Perché è controverso il viaggio di Gerardo Hernández in Italia?

Il viaggio di Gerardo Hernández in Italia è controverso perché avviene poco dopo che ha definito l'Europa un "continente fallito", suscitando critiche per l'apparente ipocrisia di visitare un continente che aveva denigrato pubblicamente. Inoltre, si considera inappropriato che un alto funzionario del regime cubano viaggi all'estero mentre il popolo cubano affronta una grave crisi economica e sociale.

Qual è stata la reazione della diaspora cubana al viaggio di Hernández?

La diaspora cubana e i difensori dei diritti umani hanno reagito con fermezza al viaggio di Gerardo Hernández, considerandolo un atto di cinismo da parte di un funzionario che rappresenta l'apparato repressivo dell'Avana. Ritengono che il suo tour in Europa sia un insulto ai cubani che vivono in condizioni di povertà, blackout e repressione.

Come ha utilizzato Gerardo Hernández i blackout in Europa per il suo discorso?

Gerardo Hernández ha utilizzato il blackout in Spagna e Portogallo per lanciare critiche all'Europa, definendola un "continente fallito" nel tentativo di deviare l'attenzione dai problemi interni di Cuba. Questo discorso mira a giustificare i fallimenti del sistema cubano incolpando l'embargo statunitense e minimizzando la responsabilità del regime nella crisi energetica dell'isola.

Cosa ne pensano i cubani delle dichiarazioni di Gerardo Hernández riguardo all'emigrazione?

Le dichiarazioni di Gerardo Hernández, che ha affermato che i cubani emigano per motivi economici e non per mancanza di libertà, hanno suscitato indignazione. Molti cubani ritengono che la sua posizione ignori la repressione e la mancanza di diritti nell'isola, e che l'emigrazione sia anche spinta dalla ricerca di libertà e migliori condizioni di vita.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.

OSZAR »